Gravina di Ginosa

La Murgia è una piattaforma di roccia calcarea incisa da profondi canyon denominati gravine, maggiormente presenti in provincia di Taranto, una di queste si trova a Ginosa, città che costituisce il confine tra Puglia e Basilicata e che un tempo era punto d'incontro tra i popoli antichi lucani, apuli e greci. Geograficamente aspra e tormentata è stata umanizzata dai suoi abitanti, che nei millenni hanno lavorato la roccia realizzando abitati rupestri. La Gravina di Ginosa circonda e delimita l'antico e moderno abitato, la città scavata e quella costruita, la prima si trova in basso recintata da mura a secco che servivano per proteggersi dalla furia del torrente; la seconda, in alto, è costruita con la stessa roccia, retta da archi e volte e dal letto del torrente sale su per la collina. La chiesa madre( sorte su un antico cimitero) e il castello sono ricordo di monaci, santi e intere comunità vissute di stenti e fatica; i segni degli uomini che hanno vissuto di questa roccia a continuo contatto con la natura che li circondava e sperimentando la vita in grotta. Nelle strade antiche troviamo la macchia mediterranea, ulivi secolari, chiese rupestri, cave di tufo, cisterne cantine e frantoi ipogei e affreschi di santi.