Il deserto di Accona, il piacere dell'inatteso nelle crete senesi

Nelle crete senesi c’è una meta per chi vuole essere piacevolmente sorpreso, per chi ama stupirsi di esperienze tanto belle quanto inattese. Siamo nel comune di Asciano: dopo la Toscana da cartolina, ci si può imbattere in un luogo talmente unico e diverso da sembrare alieno. Quel luogo è il deserto di Accona. Non è un vero deserto, in quanto non ha il clima proprio di un tale bioma, ma è così soprannominato per l’aspetto rude e spoglio. Qui il terreno argilloso tipico delle crete senesi è stato modellato dagli elementi creando così biancane e calanchi. Le prime sono rilievi a cupola alti al massimo una decina di metri e di colore bianco; tale cromatismo è dovuto alle sedimentazioni saline, in particolare al solfato di sodio. I calanchi invece sono profonde fenditure del terreno causate dall’erosione e si caratterizzano per suggestivo profilo affilato. Visitare il deserto di Accona regala l’atipica sensazione di trovarsi in mezzo alle badlands nordamericane, incontrando però anche prati, laghetti solitari e il celebre Site Transitoire. Definire quest’ultimo significa voler sfumare i confini tra luogo e opera d’arte. Potete imbattervi in questa grande scultura litica seguendo uno dei percorsi da trekking che animano la zona: la creazione di Jean Paul Philippe vi regalerà ancora una volta un’emozione ambigua e inattesa, sospesa tra moderno e arcaico.