Biblioteca Malatestiana

La Biblioteca Malatestiana è stata inaugurata nel 1454, su volere di Novello Malatesta, Signore di Cesena; è unica nel suo genere e per questo è Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco, ha conservato nei secoli, oltre 550 anni, la stessa struttura, lo stesso contenuto, gli arredi, i libri e i codici, così come gli aveva voluti Malatesta. Tutto ciò che circonda la biblioteca è cambiato nel tempo, soprattutto nell'età francese, quando il convento in cui è custodita, è stato trasformato in una caserma militare di cavalleria; gli abitanti di Cesena quindi, nascosero i libri e i banchi della biblioteca e quando tutto passò, risistemarono il loro tesoro più prezioso al suo posto. I codici erano composti da fascicoli fatti da cinque fogli (20 facciate) ciascuno, sistemati uno dentro l'altro. I libri sono stati tutti scritti a mano su pergamena, in un'officina scrittoria nel quale lavoravano tanti copisti, alcuni stabilmente, altri di passaggio. Alle origini della biblioteca c'è il convento di San Francesco, al convento appartiene una Bibbia, della fine del 1200, che Malatesta volle come testo biblico fondamentale della sua biblioteca. La Malatestiana di Cesena non è solo la biblioteca che è memoria del mondo, ma anche una biblioteca pubblica molto frequentata e con le tecnologie digitali, gli antichi testi hanno avuto una nuova vita sul web; sul sito della biblioteca sono infatti tutti consultabili, si possono sfogliare interi manoscritti e si possono inoltre trovare tutte le informazioni e le possibilità.