La meravigliosa Portoscuso

Tra il mare e la montagna della Sardegna sud-occidentale sorge Portoscuso, un tempo borgo di pescatori, oggi accoglie milioni di turisti grazie al suo mare cristallino. Portoscuso ha origini molto antiche, sono state ritrovate tracce del passaggio di fenici, punici e romani. Portoscuso si sviluppò come importante scalo commerciale attorno allo Tonnara Suprano, realizzata da Pietro Porta su volere del re spagnolo Filippo II, è il luogo più affascinante della cittadina. Nel 16° secolo i primi pescatori di tonno e corallo formarono intorno alla tonnara il primo centro abitato. La cittadina è molto ricca di luoghi interessanti e ricchi di storia. Il porticciolo turistico e il lungo mare ci danno una bellissima vista sul mare adriatico. La torre spagnola del 500, costruita in tufo e tacrite, era luogo di vedetta a protezione del mare tutt'oggi visibile e visitabile. L'antica fontana Ispiccas era il posto di ristoro della città riportato di recente al suo originario lustro. La Villa 'Su Marchesu' del nobile sardo Pes di Villamarina è sita all'ingresso del paese e fu fatta costruire nel 1942 dal barone come villa estiva. Incontaminata è la natura che circonda l'isola partendo dalla spiaggia di Porto Paglietto, la spiaggia della Caletta fino ad arrivare alla pineta che si sviluppa fino al promontorio di Capaltano. Lungo la via di Capaltano è possibile ammirare delle piante tipiche del luogo. Dal punto di vista naturalistico la frazione di Paringiano si trovano due aree ricche di testimonianze marittime e lagunari. Sulla costa sono ancora visibili i fortini risalenti alla seconda guerra mondiale dove sono stati rinvenuti oggi importanti reperti di archeologia militare. Negli ultimi 50 anni l'economia della città si è sviluppata, da un'economia basata sull'agricoltura e sull'allevamento si è passati a un economia basata anche sull'industria. Le tipicità gastronomiche del paese non possono che essere appunto il tonno e tutto il pescato. Diversi sono gli eventi che caratterizzano la città, partendo dalla festa padronale che celebra Santa Maria d'Itria che arrivò dal mare, si racconta infatti che una cassa di cedro con all'interno una statua si incastrò nella rete dei pescatori che la portarono a riva. La statua apparteneva alla corte che spagnola arrivato nelle coste di Portoscuso dopo un naufragio, il re decise di lasciare in dono il quadro agli abitanti della città. Tutti gli anni viene messa in scena la rievocazione storica dell'arrivo della statua che viene portata in spalla per la città.