Il mondo sotterraneo della Grotta del Bue Marino

Presso Cala Gonone, in Sardegna, ci sono molte grotte sotterranee che incantano turisti e visitatori quasi al pari delle spiagge. Si tratta di cavità che arrivano fino al centro delle montagne emerse dal mare, grotte ciclopiche e costituite da rocce antichissime. Ancora non sono stati trovati passaggi che consentano di andare da una grotta all'altra in modo ininterrotto, ma se vi fossero si tratterebbe di ben 70 chilometri di cavità sotterranee che farebbe di questo sviluppo speleologico la grotta più lunga d'Italia. La Grotta del Bue Marino, così chiamata perché popolata da foche monache, venne aperta al pubblico tra gli anni Sessanta e Settanta. La zona di ingresso è detta Sala della Dama Bionda poiché qui vennero trovati i resti di una giovane donna. Il percorso per turisti occupa la parte sud, mentre quella nord è chiusa da una grata e non è aperta al pubblico. Un tempo anche i pastori di capre si spingevano fino alla grotta per cercare di catturare le foche, avvalendosi di uno sperone di roccia calcarea.