Città della Pieve, Glorioso passato

Dall'alto della sua collina Città della Pieve guarda le terre toscane ed umbre, sorvegliando il suo territorio, custode di un grande e glorioso passato nel quale si fondono tradizioni e culture umbre, toscane e laziali. Sorge a 500 metri e conta 7.500 abitanti. La torre civica è il suo simbolo più cristallino; edificata nel XII secolo, faceva parte dell'antico nucleo difensivo; monofore, trifore e quadrifore la decorano, mentre i mattoni rossi testimoniano il successivo sopraelevamento del XIV secolo. Addossata alla Pieve dedicata a San Gervasio e Protasio, di impianto romanico, la chiesa rappresenta il nucleo principale attorno al quale si sviluppò il borgo. La facciata presenta elementi e decorazioni tipicamente gotiche, mentre l'interno, terminato nel XVIII secolo è di stile barocco, interamente decorato in finto marmo. Conserva notevoli opere del Perugino, illustre cittadino del borgo. Opera sublime è il battesimo di Cristo in tipico stile rinascimentale; notevole l'imponente pala dell'altare; di pregevole fattura un crocifisso ligneo del XVI secolo. La città ebbe il suo impulso maggiore nel 1600, quando assunse la configurazione urbana di un'aquila come la vicina Siena della quale era alleata durante il periodo comunale. Ogni anno si tiene un colorato e vivace paio storico dove la sfida consiste nell'antica caccia al toro. La festa dura 12 giorni in cui la città rivive i fasti del suo glorioso passato.