Dove si produce il liquore al fico d'india.

Il borgo situato nella parte settentrionale del Comune di Enna, è rinomato per la rocca scavata nel tufo, simile solo ad alcuni Santuari posti in Cappadocia. Il Castello fu scavato circa 2000 anni a. C. da re Morgete Siculo che chiamò la sua corte Galaria. Nel 858 d. C. i castellani parteciparono alla battaglia contro l'invasione araba. La lotta infuriò per due mesi, dopo i quali il castello cadde. Galaria conobbe la decadenza fino all'arrivo dei normanni che ne fecero una loro baronia. Gli storici dell'epoca registrano che intorno alla fortificazione erano ricavati 12 fossati, cisterne, 17 spelonche e 30 camere. Inoltre l'areazione e l'illuminazione erano garantite da un locale ipogeo, tutt'ora visibile, di 22 m. Salendo alla rocca si visita la Chiesa di San Cataldo del XIV sec con la facciata a capanna, munita di due colonne e una nicchia contenente la statua del Santo. Gli interni della Chiesa sono ricchi di dipinti della bottega siciliana, datati dal XV fino al XIX sec e protetti dal soffitto ligneo a cassettoni. Dietro la Chiesa si trova la Porta Falsa che apre il passo al varco di accesso alla rocca. Stretto tra le rupi, angusto agli invasori, entrando si visitano alcune sale, i ruderi delle mura e le quattro aperture al sotterraneo. La cittadina è conosciuta anche per le eccellenze produttive, quali i tessuti pregiati e il liquore al fico d'india, esportato fino in USA.