Vittorio Veneto

Adagiato tra la pianura e le alpi bellunesi, Vittorio Veneto si distende a sinistra del fiume Piave con un paesaggio collinare che abbraccia la città, caratterizzato dalle distese di vigne per la produzione del Prosecco Superiore. Medaglia d'oro al valor militare e sede vescovile da oltre 1000 anni, la città è universalmente nota per la vittoriosa battaglia finale della 1° Guerra Mondiale. Vittorio Veneto prende forma nel 1866 dalla fusione dei paesi Ceneda e Serravalle. Importante città d'arte, si passa dal Porticato della Loggia del Sansovino e troviamo il palazzo che una volta era il municipio di Ceneda, oggi Museo della Battaglia, nato nel 1938, dove ci sono principalmente oggetti legati all'esperienza bellica di Luigi Marson, che iniziò la sua raccolta proprio durante la guerra, suddiviso oggi in zone tematiche: la prima mostra la vita in trincea, la seconda mostra la vita durante l'anno dell'occupazione, la terza racconta le tre battaglie del Piave. Di fronte al museo vi è il Seminario Vescovile, in cui studiò Lorenzo Da Ponte, conosciuto per essere stato il librettista di Mozart per alcune sue opere; vicino si erge la cattedrale di Vittorio Veneto che si affaccia su Piazza Giovanni Paolo I, conosciuto come Papa Luciani, che prima di essere eletto al soglio di Pietro fu vescovo della città. La parte di Serravalle è considerata una piccola Firenze, un centro storico di grandissimo valore con il Museo del Cenedese, con sede nel palazzo della comunità di Serravalle, la chiesa di San Lorenzo, il Teatro Da Ponte, oggi divenuto un'accademia teatrale, e la chiesa di Santa Maria Nova. La piazza si Serravalle è intitolata a Marcantonio Flaminio, vi si affacciano edifici in stile gotico-veneziano ed è chiusa da un lato dal Fiume Meschio. Troviamo poi palazzo Minucci-De Carlo, sede di una collezione di oggetti raccolti da Giacomo Camillo De Carlo, eroe di guerra pluridecorato e agente segreto per il governo italiano.