Alla scoperta di Gimigliano

A pochi chilometri da Catanzaro, arroccato sull'omonimo monte, si trova Gimigliano da sempre conosciuto per il marmo 'Il verde di Calabria'. Le origini della città si perdono nella storia, basti pensare che data la sua posizione strategica fu abitato fin dal Neolitico. Lungo la vallata, attraversata dal fiume Corace, si erge la Basilica Minore Madonna di Porto, uno dei luoghi più importanti della credenza religiosa dei calabresi. Il Santuario è luogo di pellegrinaggio grazie alla leggenda di fede che vi è legata; si narra che un ragazzo si recò sul posto in cerca di fede e speranza e incontro una donna, la Madonna, che lo guidò nella suo percorso spirituale. Fu il giovane Pietro Gatto che realizzò la piccola cappella dove è riposta l'icona della Madonna con attorno una serie di affreschi. La cappella si trova nella parte più antica del santuario. Altro cuore pulsante della vita religiosa è la Chiesa Madre del Santissimo Salvatore, la cui struttura originaria conta più di mille anni, all'interno della chiesa vi è una copia dell'opera di Raffaello, la trasfigurazione. Vicino all'altare è posto il quadro originale della Madonna di Costantinopoli fulcro della manifestazione religiosa che si tiene ogni anno durante la pentecoste. Il quadro viene portato in spalle fino alla basilica dove viene fatta la confuta con la statua di San Giuseppe. Il particolare legame con i Santi da parte dei cittadini è testimoniato dai tanti luoghi di devozione sparsi tra i vicoletti. Nel cuore del centro storico inferiore si trova la Chiesa dell'Assunta, opera del XIX secolo. Al suo interno è possibile ammirare una statua lignea di San Giuseppe, delle statue e un'antica fonte battesimale realizzata con il pregioso marmo verde. Gimigliano è perfetta per chi vuole rilassarsi grazie al verde che la circonda, il parco fluviale del Corace offre dei sentieri su cui fare trekking, una pianura in cui è possibile ammirare il vasto orto botanico è una parete su cui è possibile fare arrampicata. Il sentiero porta alle Cave di marmo verde, un museo di storia all'aperto dove è possibile ammirare gli antichi strumenti usati per l'estrazione del marmo. L'antica tradizione musicale è il fiore all'occhiello della comunità, l'anno 1833 è la data ufficiale della costituzione della banda che nel corso degli anni ha ricevuto parecchie onorificenze. Il prodotto tipico del luogo è l'olio, usato per moltissime pietanze. La sua produzione, ritenuta così importante ha fatto si che venisse creato un museo dell'olio in cui è possibile ammirare i macchinari utilizzati. Prodotti tipici del luogo sono 'Nduja calabrese, formaggio pecorino, miele mille fiori e di castagno, funghi secchi, marmellate di amarene, il salaturo, guanciale e capocollo.